L’Africa è una terra benedetta. Qui le risorse naturali si intrecciano ad antiche conoscenze, tramandate di generazione in generazione. Il “sapone nero” africano proviene tradizionalmente dalla parte occidentale, dalle antiche comunità Yorùbá nella attuale Nigeria e veniva chiamato Dudu Osun (“sapone nero”, appunto).
L’Africa e le sue preziose tradizioni di commercio
La produzione di questo sapone iniziò nella terra Yorùbá precoloniale. Grazie al commercio tra le varie aree geografiche le donne della tribù Yorùbá si spostavano per vendere i loro prodotti come spezie, pomodori, peperoni e peperoncino tra cui anche il Dudu Osun. Tra queste aree geografiche c’era anche la Costa D’oro, l’attuale Ghana. Le donne ghanesi hanno anch’esse imparato dalle donne nigeriane a produrre il Dudu Osun chiamandolo Alata Samina (da Alatas, “venditrici di pepe” e Samina che indica il sapone, da cui appunto “sapone dei commercianti di pepe”). Da allora la ricetta è stata tramandata per generazioni tra le donne Yorùbá in Nigeria, Togo, Ghana. Nell’arco dei secoli si sono sviluppate varie ricette con vari ingredienti tra cui: bucce di platano, corteccia di albero, guscio di cocco, olio di cocco, burro di karitè, moringa ecc. NBB Cosmetics è fedele il più possibile alla ricetta originale.
Empowerment femminile per donne indipendenti
Non solo quindi fedeltà alla tradizione, ma anche e soprattutto attenzione e sostegno al mercato equo solidale e alla funzione della donna nella società. NBB Cosmetics si affida infatti a fornitori ghanesi che fanno parte di un consorzio composto da circa 500 donne, creando un circolo virtuoso che sostiene l’empowerment femminile dando loro la grande opportunità di essere indipendenti finanziariamente, contribuendo al sostegno familiare e affrancandosi dal ruolo di angelo del focolare legato alla cura della casa. Sono loro che si occupano di tutta la filiera dei vari ingredienti del Black Soap, dalla raccolta dei semi di palma e dei semi dell’albero di karitè, alla loro lavorazione, fino alla produzione finale del Sapone Nero scelto dalla NBB Cosmetics. Malgrado l’introduzione di macchinari per rendere più facile e velocizzare il lavoro, molte donne preferiscono la lavorazione tradizionale a mano.
Una lavorazione dai ritmi naturali
In generale gli ingredienti sono costituiti da una miscela di acqua, cenere di bucce di platano, cenere di baccelli di cacao e olio di palma. Altre ricette possono includere ceneri di foglie di palma o corteccia di albero di karité e una combinazione di olio di cocco, burro di karitè o miele tropicale.
La preparazione del Black Soap divide gli ingredienti in due modalità principali di lavorazione: le bucce, gusci, foglie e baccelli spesso prima vengono essiccati al sole e poi spezzettati fino a quando si ridurranno in cenere, mentre ingredienti come burro di karité, olio di palma o burro di cacao vengono lavorati a caldo in un pentolone dove vengono riscaldati, mescolati e aggiunti poco per volta.
Le ceneri di baccello di cacao, bucce e gusci devono infatti prima essere trasformate in jenkese, una polvere finissima. Per ottenere il jenkese, il baccello di cacao sventrato viene prima essiccato e poi macinato fino a raggiungere la consistenza della fuliggine. Contemporaneamente le sostanze nutrienti vengono invece lavorate a caldo. L’olio di cocco, estratto macinando e facendo bollire il nocciolo di cocco essiccato, chiamato copra, viene mescolato con burro di karité fuso o con olio di palmisti. In entrambi i casi, la miscela è composta da due parti di olio di cocco e una parte di burro di karité o di olio di palmisti. I due oli vengono poi riscaldati insieme per 10-15 minuti.
Finita questa prima cottura, il composto viene estratto dalla pentola e pestato a mano tramite un mortaio per ottenere una consistenza e una elasticità costanti. E’ a questo punto che vengono aggiunte le ceneri lavorate, il jenkese, procedendo ad una seconda cottura, lenta e a fuoco costante, che permette al composto di solidificare e saponificare lentamente. Infine, dopo la seconda cottura il nuovo “sapone soffiato” viene tolto dal fuoco e lasciato raffreddare; per velocizzare il processo è possibile romperlo in piccoli pezzi o distribuirlo su una superficie ampia. Una volta raffreddata, la pasta di sapone è pronta per essere modellata. Viene prima mescolata con una piccola quantità d’acqua, poi compressa e modellata in singoli pezzi. Le singole saponette sono confezionate e sigillate con cura. Il nostro packaging è inoltre completamente GREEN con carta Kraft, usando meno colori (solo il nero), completamente riciclabile e senza l’utilizzo di plastica.
L’importanza del sostegno al empowerment femminile
L’emancipazione di donne e bambine a tutte le latitudini è la priorità assoluta per garantire loro la libertà e l’opportunità di decidere cosa fare della propria vita. La conquista della parità fra uomo e donna, risiede proprio nel permettere a tutti e tutte eguali livelli di libertà. Secondo i dati raccolti nell’ultimo rapporto Global Gender Gap del World Economic Forum, la parità di genere in Africa è davvero molto lontana, troppo. Ecco perché sostenere progetti come quello della lavorazione locale di alcuni prodotti non solo contribuisce alla parità di genere, e quindi contribuisce all’empowerment femminile, ma può diventare condizione necessaria per un mondo in armonia e soprattutto ecosostenibile. Questa modalità di lavorazione, infatti, è costruita interamente sulla trasformazione di ingredienti naturali e locali con metodi non invasivi ed a impatto ambientale zero.
Sul mercato esistono vari tipi di Black Soap, anche se all’apparenza possono sembrare uguali, ma è la composizione degli ingredienti diversi che incide sulla qualità. NBB Cosmetics non solo garantisce ingredienti naturali, ma ogni pezzo di sapone da noi prodotto viene raccolto, lavorato e tagliato a mano con cura dalle donne africane, diventando una creazione unica e densa di significato per un mondo migliore.
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